Erica, la App che aiuta le donne vittime di violenza
Quante volte capita che una donna non si senta al sicuro? Una semplice uscita con le amiche e il ritorno a casa di sera possono essere situazioni rischiose ma chi vuole "farsi accompagnare" può scaricare gratuitamente, sull'App Store e su Google Play, Erica, la App promossa dalla Regione Piemonte per offrire un supporto sia nelle uscite quotidiane sia nell'ambiente familiare.
La funzione principale è quella di inviare una richiesta di aiuto in situazioni di pericolo. L’applicazione infatti è suddivisa in tre macro sezioni, per dare, già all’avvio, la possibilità di attivare in poco tempo l’allarme. L’obiettivo è quello di far sentire le donne più sicure grazie a un supporto di difesa che possono portare sempre con loro.
Erica consente la mappatura del percorso, geolocalizzazione e un aiuto concreto con i contatti dei centri antiviolenza del territorio piemontese. Durante la pandemia, infatti, è notevolmente aumentato il numero delle donne che hanno subito violenza, nel 2020 le chiamate al numero antiviolenza 1522, tra marzo e giugno, sono state più di 15mila. Secondo gli ultimi dati pubblicati dall'Istat, il 31,5% delle 16-70enni (6 milioni 788 mila) ha subìto, nel corso della propria vita, una qualche forma di violenza fisica o sessuale, il 20,2% (4 milioni 353 mila) ha subìto violenza fisica, il 21% (4 milioni 520 mila) violenza sessuale, il 5,4% (1 milione 157 mila) le forme più gravi della violenza sessuale come lo stupro (652 mila) e il tentato stupro (746 mila).
Come funziona?
L’App ha tre principali funzioni suddivise nelle tre sezioni colorate:
verde: un elenco di voci per approfondire la tematica della violenza in tutte le sue forme;
giallo: attiva la modalità di pianificazione del percorso e di controllo durante una passeggiata;
rosso: SOS, quando premuto inizia un conto alla rovescia al termine del quale invia un sms e le coordinate gps al numero d’emergenza impostato inizialmente.