Mi sento depresso

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Questa scheda tratta argomenti legati alla salute. I contenuti hanno il solo obiettivo di orientare sul tema e non sostituiscono in nessun modo il parere medico​.

Stai affrontando un periodo difficile, ti senti triste e demotivato? Sospetti che una persona che ti sta a cuore sia depressa, ma non sai cosa fare? In questa scheda scoprirai cos’è la depressione: come riconoscerla e affrontarla. Troverai anche informazioni su chi può aiutarti.

Parliamo di...

Mi sento depresso

La depressione è un disturbo dell’umore che determina uno stato d’animo di tristezza e angoscia, dura più giorni di seguito, ed è accompagnato ad altri disturbi, psicologici e fisici, che ostacolano la vita quotidiana di chi ne soffre.

È normale avere giornate storte: essere giù di corda, tristi, più irritabili del solito, soprattutto nei momenti più difficili della vita. Quando però lo stato d’animo negativo non ha una causa apparente, è esagerato o dura troppo a lungo, si parla di depressione come malattia.

Durante un periodo di depressione, ci si sente senza speranza, senza risorse, impotenti di fronte alla vita e alle persone. Mancano le forze per fare qualsiasi attività, fisica e mentale, e si perde interesse per le attività che prima facevano stare bene.

Per capire meglio come si sente una persona depressa, guarda il video Avevo un Cane Nero. Il Suo Nome era Depressione diffuso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (il video è in inglese, qui in una versione con i sottotitoli in italiano).

Spesso la depressione è un disturbo intermittente e cronico: chi ne soffre può facilmente attraversare momenti acuti più volte nell’arco della vita. Di solito i primi episodi sono scatenati da un evento esterno (leggi il paragrafo Cause) che la persona vive come importante e inaccettabile, mentre le ricadute sono solitamente determinate da eventi ‘interni’ all’individuo.

Spesso la depressione si associa ad altri disturbi, sia psicologici (come l’ansia) sia medici: soffre di depressione il 25% di chi ha una malattia (come il diabete, la cardiopatia, l’HIV, la disabilità fisica, malattie terminali). La depressione può aggravare lo stato di salute della persona ammalata: chi soffre di questo disturbo si sente più facilmente stanco, sfiduciato, impotente, con scarsa fiducia nelle possibilità di guarire. La depressione complica la cura: può avere conseguenze sul sistema immunitario, sull’umore e sulla voglia di reagire della persona malata.

Per maggiori informazioni su questo disturbo, leggi anche

Disturbi depressivi e sintomi

La depressione si manifesta in diverse forme.

Il disturbo depressivo maggiore prevede, di solito, almeno 5 tra i sintomi elencati di seguito (di cui almeno uno dei primi due):

  1. Stato d’animo depresso, di tristezza e angoscia per più giorni, quasi tutto il giorno (almeno due settimane)
  2. Perdita di piacere e interesse nelle attività che prima interessavano e facevano stare bene
  3. Cambiamenti nel peso corporeo (riduzione o aumento)
  4. Disturbi del sonno (insonnia o ipersonnia, ovvero dormire molte ore)
  5. Agitazione, irrequietezza o, al contrario, rallentamento delle capacità psichiche e motorie
  6. Riduzione dell’energia, facile faticabilità
  7. Sentimento di auto-svalutazione o di colpa
  8. Ridotte capacità di pensare e di concentrarsi
  9. Pensieri ricorrenti sul fatto che non valga la pena di vivere o pensieri di morte e di suicidio.

Un altro disturbo depressivo è il Disturbo Depressivo Persistente (ex distimia), una forma prolungata e attenuata di depressione: si riesce a far fronte ai propri impegni, ma si soffre comunque di una significativa sofferenza psicologica. In questo caso la persona ha un umore cronicamente depresso per la maggior parte del giorno, quasi tutti i giorni, per almeno 2 anni.

Nei bambini (comunque non prima dei 6 anni) i disturbi depressivi si manifestano in maniera diversa rispetto agli adulti. Una delle forme attraverso cui avviene questa manifestazione è il Disturbo da disregolazione dell’umore dirompente, che si caratterizza per una grave irritabilità persistente (scoppi di collera almeno 3 volte alla settimana) per almeno 12 mesi, in diversi contesti di vita del bambino (casa, scuola, gioco…).

Infine, il disturbo depressivo non altrimenti specificato (NAS) non presenta tutti i sintomi del disturbo depressivo maggiore o di distimia, ma prevede il rischio di avere, nel corso della vita, un episodio depressivo maggiore (sono inclusi, per esempio, il disturbo disforico premestruale, il disturbo depressivo minore, il disturbo depressivo breve ricorrente). Per approfondire leggi la pagina Depressione del Ministero della Salute.

Ricorda che queste indicazioni non sostituiscono in alcun modo il parere e la visita di uno psicologo. Se pensi che qualcuno vicino a te (o tu stesso) abbia alcuni dei sintomi citati, vai al paragrafo Dove trovare aiuto.

Cause

Tra le possibili cause della depressione ci sono fattori di tipo:

  • Psicosociale. Il rischio di depressione aumenta in caso di persone pessimiste e con scarsa stima di sé. Gli episodi depressivi possono essere preceduti e favoriti da eventi o situazioni stressanti vissuti come difficoltà, perdite gravi e insuperabili o fallimenti. Tra di essi vi sono:
    • Morte di una persona cara
    • Divorzio o interruzioni di legami affettivi
    • Difficoltà nei rapporti coi familiari, gravi conflitti e incomprensioni interpersonali
    • Licenziamenti, fallimenti o problemi sul lavoro (per saperne di più leggi la scheda Perdo il lavoro: come ripartire)
    • Malattie fisiche, soprattutto se croniche e gravi
    • Trasferimenti da una città all’altra
    • Uscita dei figli di casa (in particolare per le madri)
  • Genetico. I figli di genitori depressi hanno un rischio più elevato di sviluppare la patologia
  • Biologico. Tra le cause della depressione, possono esserci cambiamenti intervenuti a livello biologico, nella regolazione di alcune sostanze, come neurotrasmettitori e ormoni. Soprattutto negli anziani, la depressione può essere favorita da malattie croniche e da carenze vitaminiche. A volte la depressione si sviluppa per l'uso di farmaci che possono causare depressione come effetto collaterale, anche se non sempre si manifesta immediatamente (per esempio, alcuni farmaci utilizzati per la cura dell'artrite e dell'epatite C, delle malattie cardiache, dell'ipertensione e dei tumori).

Per saperne di più, leggi anche l’approfondimento sulla depressione del sito Terzocentro.it.

Dove trovare aiuto

Se pensi di essere depresso, o che lo sia una persona a te cara, rivolgiti a chi può aiutarti a comprendere meglio la natura del malessere per affrontarlo e sconfiggerlo:

  • Parla con il tuo medico di base
  • Controlla se l’ASL (Azienda Sanitaria Locale) di riferimento ha attivato servizi o centri per il supporto in caso di disagi psicologici, di adolescenti e non. Si tratta di solito di spazi presso i consultori familiari, che dedicano momenti specifici di accoglienza durante l'orario di apertura, per dare informazioni e consulenze gratuite. Puoi presentarti di persona direttamente nell’orario di ricevimento, non è necessario prenotarsi o avere la ricetta del medico. Le consulenze sono gratuite e fornite da personale specializzato, tra cui psicologi, ginecologi e assistenti sociali. Nel caso in cui non ci siano nel tuo quartiere servizi dedicati, per ogni informazione o richiesta di assistenza puoi rivolgerti agli stessi consultori familiari. Per i riferimenti sui consultori, centri e spazi d’ascolto vai al paragrafo Dove trovo info vicino a casa?
  • Verifica se ci sono associazioni attive sul tuo territorio che supportano chi ha un problema di natura depressiva. Potrebbero esserci gruppi di ascolto
  • Richiedi un colloquio a uno psicologo (meglio se specializzato in psicologia clinica). Puoi trovare tutti gli psicologi iscritti all’Ordine vai alla sezione Albo del sito dell’Ordine degli Psicologi – Consiglio Regionale del Piemonte.

Info da ricordare

  • Ci sono forme particolari di disturbo depressivo, come la depressione post-partum, che colpisce l’8-12% delle neomamme e nasce generalmente tra la sesta e la dodicesima settimana dopo il parto. Per saperne di più leggi la pagina Depressione post-partum del sito del Ministero della Salute
  • Il consumo di sostanze alcoliche può essere considerato sia una causa sia un sintomo della depressione. L'alcol possiede un effetto depressivo, specialmente se assunto insieme ad alcuni farmaci (per approfondire leggi la scheda Alcolici: uso e abuso). Anche l’uso di sostanze stupefacenti, come la cocaina, è stato associato alla depressione (per approfondire leggi la scheda Droghe: uso e abuso).

Dove trovo info sul web?

è il sito della Regione Piemonte che presenta una sezione dedicata alla sanità. Alla pagina Cittadini trovi una ‘guida ai servizi sanitari’, tra cui quella sulle Strutture Sanitarie dove trovi l’elenco delle Aziende Sanitarie Locali del Piemonte (cliccando su ognuna si apre una scheda specifica). Presenta anche la Rete di assistenza psicologica in Piemonte, che svolge attività di diagnosi, psicoterapia, counseling, prevenzione e formazione e si rivolge a bambini, adolescenti, adulti e anziani.

presenta l’Enciclopedia Salute, un dizionario medico essenziale con informazioni semplici e dirette sulle principali malattie, il loro impatto sociale, i principali fattori di rischio, come prevenirle, riconoscerle, curarle. Dedica una sezione ai Disturbi Psichici, tra i quali ci sono anche la Depressione e la Depressione post partum.

è il sito del Consiglio Regionale del Piemonte dell’Ordine degli psicologi, alla sezione Albo consente di ricercare tutti gli psicologi iscritti all’albo.

è il sito, in lingua inglese, dell’American Psychological Association. Dedica una scheda alla Depressione.

Dove trovo info vicino a casa?

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Lista degli indirizzi

Riassunto

  • La depressione è un disturbo dell’umore che prevede uno stato d’animo di tristezza e angoscia che dura per più giorni consecutivi
  • La depressione si può manifestare in diverse forme.
  • Se pensi di avere uno di questi disturbi, rivolgiti a chi può aiutarti a comprendere meglio il tuo malessere e a sconfiggerlo: ai servizi offerti della tua ASL, alle associazioni dedicate al tema sul tuo territorio o a uno psicologo.
Ultima modifica: 04/07/2017

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Video in lingua inglese con sottotitoli in italiano.

Data di inserimento: 18/11/2016

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