Ansia, fobie e disturbi da stress

Stampa

Stampa i contenuti selezionati

Ti capita spesso di sentirti preoccupato, a disagio e in preda a paure incontrollabili? Sai che l’ansia e lo stress possono essere sconfitti con cure adeguate? In questa scheda scoprirai quali sono i disturbi d’ansia e da stress, come si possono riconoscere e affrontare. Troverai anche riferimenti utili per ricevere supporto e aiuto.

Donna che guarda dalla finestra

Parliamo di...

ANSIA E STRESS

L'ansia può essere normale (o fisiologica) o patologica. Si dice normale quando lo stato di tensione (psicologica e fisica) che genera spinge l’individuo ad avere comportamenti utili all'adattamento. Si dice patologica quando modifica, in modo più o meno grave, il funzionamento psichico: in questo caso l’individuo manifesta incertezza rispetto al futuro, e viene sopraffatto da sentimenti spiacevoli. Tra i vari disturbi d’ansia, la fobia è quella più diffusa.

La fobia è una forma di paura immotivata e irrazionale, che porta una persona a fare di tutto per evitare l’oggetto che gli causa ansia e terrore. Si tratta di una paura intensa e continua: chi ne soffre di solito capisce che questo timore è sproporzionato e ingiustificato,  ma  non riesce a controllarlo. Mentre la paura ‘normale’ ci protegge da situazioni pericolose (ad esempio, ci spinge a fare attenzione alle meduse durante una nuotata al mare), chi prova una fobia è terrorizzato anche solo al pensiero dell’oggetto stesso (ad esempio non riesce a pensare a un pipistrello, anche se non ne ha mai visto uno e vive in un luogo in cui non ce ne sono).

Lo stress è la risposta psicofisica a situazioni emotive, cognitive o sociali che la persona percepisce eccessive.

Chi prova ansia o stress può provare sintomi fisici (palpitazioni accelerate, difficoltà a respirare, sbalzi della pressione, sudorazione, tic, tensione muscolare, stanchezza, irrequietezza) e sintomi psichici (apprensione e preoccupazioni ingiustificate, sensazione di pericolo, difficoltà a concentrarsi e a ricordare, confusione).

Si tratta di sintomi che colpiscono molte persone, ma non sempre sono il segnale di una vera e propria malattia: diventano patologici quando sono eccessivi, ostacolano l'attività lavorativa e sociale o provocano disagi prolungati e intensi.

DISTURBI D’ANSIA: RICONOSCERLI E AFFRONTARLI

1. La Fobia Specifica è la paura rivolta a qualcosa in particolare, come:

  • Situazioni, per esempio viaggiare in aereo, salire sulle scale meccaniche, parlare in pubblico, etc.
  • Oggetti, per esempio oggetti appuntiti, bambole, corde, computer, etc.
  • Fenomeni ambientali, per esempio la pioggia, i tuoni, i fulmini o il clima freddo, etc.
  • Animali, la più generale di queste è la zoofobia (paura degli animali in genere), ma esistono fobie di animali specifici (ad esempio cani, gatti, serpenti o uccelli di allevamento)
  • Malattie, per esempio la sifilide, le malattie della pelle, i disturbi renali, la tubercolosi, il cancro, etc.
  • Cose astratte, come il tempo, i numeri, le parole o i colori, etc.

La fobia può provocare un malessere fisico (tremori incontrollabili, vertigini, sudorazione eccessiva, batticuore, ecc.), fino ad arrivare, nei casi estremi, agli attacchi di panico.

Per approfondire alcuni aspetti di questo disturbo:

2. Il disturbo d’ansia sociale (Fobia Sociale), è la paura, o l'ansia, relativa alle situazioni sociali, compreso il contatto o il controllo da parte di altri. Chi ne è vittima ha una forte paura di sentirsi sciocco, di essere messo in ridicolo, di provare imbarazzo. La reazione più frequente degli individui che soffrono di una fobia sociale è evitare la situazione che genera angoscia, isolandosi e rischiando di non riuscire a condurre una normale e soddisfacente vita familiare e lavorativa.

Per approfondire alcuni aspetti di questo disturbo:

  • Leggi l’articolo Fobia sociale del sito dell’Associazione Psicologia Cognitiva
  • Leggi la pagina Fobia sociale del sito dell’Istituto di Psicologia e Psicoterapia Comportamentale e Cognitiva

3. L’Agorafobia è la paura o l’ansia marcata quando ci si trova:

  • in spazi aperti
  • in spazi chiusi
  • in fila oppure tra la folla
  • da solo/a fuori casa
  •  su mezzi di trasporto o in luoghi pubblici

Chi ne soffre teme, o evita abitualmente, queste situazioni pensando di avere difficoltà a fuggire o a trovare aiuto, in caso di malore o di un attacco di panico.

Spesso è stata associata al disturbo di panico e agli attacchi, ma può anche essere da questi indipendente.

Per approfondire alcuni aspetti di questo disturbo leggi la pagina Agorafobia: sintomi e cura.

4. Il disturbo di panico è caratterizzato dalla presenza di attacchi di panico inaspettati e ricorrenti che portano l’individuo a preoccuparsi per attacchi futuri, al punto da modificare il proprio comportamento.

L'attacco di panico è una crisi d'ansia estrema, che raggiunge il suo picco in breve tempo (circa dieci minuti). È caratterizzato dalla comparsa, spesso inaspettata, di almeno quattro dei seguenti sintomi:

  • Palpitazioni
  • Sudorazione
  • Tremori
  • Dispnea (respirazione faticosa)
  • Sensazione di asfissia (soffocamento)
  • Dolore al petto
  • Nausea
  • Sensazione di instabilità e sbandamento
  • Derealizzazione (la realtà esterna appare strana e irreale) o depersonalizzazione (la sensazione di essere staccati dal proprio corpo)
  • Sensazione di perdere il controllo, impazzire o morire
  • Parestesie (ad esempio, avvertire formicolii)
  • Brividi o vampate di calore.

Ricordati che a chiunque, in condizioni di estremo pericolo, può capitare di provare panico e che un singolo attacco non è sufficiente per fare diagnosi di disturbo di panico.

Per approfondire alcuni aspetti di questo disturbo:

5. Il disturbo d’ansia generalizzato sono paure e preoccupazioni continue, tali da ostacolare la capacità di essere operativo o di rilassarsi quando è il momento.

Le preoccupazioni di solito sono concentrate su situazioni che difficilmente accadono: ci si sente tesi e ansiosi tutto il giorno senza un motivo reale.

Potresti essere vittima di ansia generalizzata se:

  • Le preoccupazioni sono incontrollabili, stressanti e invasive
  • Le preoccupazioni interferiscono con il tuo lavoro, le tue attività e la vita sociale
  • Ti preoccupi per tutto e tendi ad aspettarti il peggio
  • La preoccupazione quotidiana dura per un periodo di almeno 6 mesi
  • Ti affatichi con facilità, sei inquieto o impaziente
  • Soffri di insonnia o altre alterazioni del sonno
  • Hai difficoltà a mantenere la concentrazione, soffri di irritabilità e di tensione muscolare.

Per approfondire alcuni aspetti di questo disturbo, leggi:

DISTURBI DA STRESS: RICONOSCERLI E AFFRONTARLI

1. Il disturbo post-traumatico da stress si sviluppa a causa di un evento stressante e traumatico, vissuto direttamente o a cui si è anche solo assistito, come ad esempio la morte, gravi lesioni, o minacce alla salute propria o di altri.

La risposta della persona all’evento provoca paura intensa, senso di impotenza e/o terrore. Può colpire, in particolare, chi ha vissuto esperienze di guerra, di violenze fisiche e sessuali, di catastrofi naturali (per esempio un terremoto). La causa primaria di questo disturbo è l’evento esterno, non la persona.

I sintomi di questo disturbo possono verificarsi subito dopo il trauma o dopo mesi. In questo caso la persona:

  • Continua a rivivere l’evento traumatico, attraverso immagini, pensieri, percezioni, incubi notturni
  • Evita continuamente gli stimoli associati all’evento. La persona cerca di evitare di pensare al trauma o di essere esposta a stimoli che possano riportarglielo alla mente
  • Ha difficoltà ad addormentarsi, a mantenere il sonno e a concentrarsi
  • Soffre di ipervigilanza, ha esagerate risposte di allarme.

Trovi maggiori informazioni alla pagina Disturbo post traumatico da stress sul sito Ipsico.it.

2. Il disturbo acuto da stress è simile a quello post-traumatico: anche in questo caso la persona ha vissuto un trauma che ha implicato la morte, la minaccia di morte, gravi lesioni o una minaccia all'integrità fisica, propria o altrui. La persona ha reagito all'evento con intensa paura, ha vissuto sentimenti d’impotenza e di orrore. Sono presenti gli stessi sintomi (rivive continuamente l'esperienza traumatica, evita gli stimoli che possono ricordarla, soffre di ipervigilanza).

In questo caso, però, il disturbo acuto da stress dura da pochi giorni a un mese circa (il disturbo post-traumatico ha una durata maggiore) e si può accompagnare con la presenza di sintomi dissociativi (tentativi estremi di prendere una distanza emotiva dall'evento traumatico) come:

  • L'amnesia dissociativa, cioè la presenza di episodi temporanei di incapacità di ricordare dati personali importanti, tra cui l'episodio traumatico
  • La fuga dissociativa, cioè l’allontanamento inaspettato dai luoghi in cui la persona abita di solito, con incapacità di ricordare il proprio passato, confusione sulla propria identità personale o assunzione di una nuova identità
  • La depersonalizzazione, cioè il forte senso di irrealtà o di distacco dalla realtà
  • La derealizzazione, cioè un senso di distacco e di estraneità da se stessi, come se la mente si trovasse al di fuori del proprio corpo.

Per saperne di più leggi l’approfondimento sul disturbo post-traumatico da stress e disturbo acuto da stress sul sito My-personaltrainer.it.

DOVE TROVARE AIUTO

Se hai bisogno di aiuto, per te o per chi ti è vicino, rivolgiti a:

  • Il tuo medico di base
  • L’ASL (Azienda Sanitaria Locale) di riferimento e verifica se ha attivato servizi o centri per il supporto in caso di disagi psicologici. Alcuni consultori familiari, infatti, dedicano momenti specifici di accoglienza ai giovani, per dare informazioni e consulenze gratuite. Puoi presentarti di persona nell’orario di ricevimento, non è necessario prenotarsi o essere in possesso della richiesta del medico. Le consulenze sono fornite gratuitamente da personale specializzato (psicologi, ginecologi, ostetriche e assistenti sociali). Trovi i riferimenti dei consultori al paragrafo Dove trovo info vicino a  casa?
  • Le associazioni attive sul tuo territorio o gruppi di ascolto che aiutano chi ha problemi di questo genere.
  • Uno psicologo. Consulta l’elenco degli psicologi iscritti all’Ordine alla sezione Albo, sul sito dell’Ordine degli Psicologi – Consiglio Regionale del Piemonte.

Dove trovo info sul web?

presenta una sezione sanità. Nelle pagine dedicate ai Cittadini trovi una ‘guida ai servizi sanitari’, tra cui quella alle Strutture Sanitarie, dove è presente un elenco delle Aziende Sanitarie Locali del Piemonte (cliccando su ognuna si apre una scheda specifica). Trovi anche la Rete di assistenza psicologica in Piemonte, che svolge attività di diagnosi, psicoterapia, counselling, prevenzione e formazione e si rivolge a bambini, adolescenti, adulti e anziani

è il sito del Consiglio Regionale del Piemonte dell’Ordine degli psicologi, alla sezione Albo trovi gli psicologi iscritti.

Dove trovo info vicino a casa?

Caricamento dati...
 
Lista degli indirizzi

Riassunto

  • L’ansia e lo stress sono esperienze che ciascuno di noi sperimenta nel corso della propria vita
  • I principali disturbi d’ansia sono: fobia specifica, fobia sociale, agorafobia, disturbo di panico, disturbo d’ansia generalizzato. I principali disturbi da stress sono: disturbo post-traumatico da stress, disturbo acuto da stress
  • Se hai bisogno di aiuto rivolgiti ai servizi offerti dalla tua ASL, contatta le associazioni che si occupano di questi temi, chiedi un appuntamento a uno psicologo.
Ultima modifica: 11/04/2018

Ricerca uffici e sportelli

News correlate

Corso
Salute e benessere, Sport, Vita sociale
Cittadella - Alessandria - Bellezza in bicicletta Lezioni di bici per mamme e bambini
Corso
Salute e benessere, Sport, Studio e formazione
Varie sedi - Al via “Patchwork:  in rete per i giovani”
Salute e benessere
Piemonte - Ci fermiamo per qualche settimana per riprendere a settembre con tante novità!
Bando
Salute e benessere, Sport, Vita sociale
Piemonte - C'è tempo fino al  15 settembre 2022 per partecipare al bando della Regione Piemonte per sup
Corso
Salute e benessere, Vita sociale
Regione Piemonte - Da giugno i percorsi formativi online e gratuiti, di sostegno alla genitorialità e cura dei legami coordinati dai Cen